Cento giorni al Giro d’Italia, illuminata di rosa l’area borbonica del Molo San Vincenzo e Quartier Generale della Marina

La Potenza – Napoli si svolgerà giovedì 15 maggio, e sarà la sesta (e la più lunga, con i suoi 226 km) tappa della 108ª edizione del Giro d’Italia. Prima della volata finale sullo splendido Lungomare, nel meraviglioso abbraccio del Golfo di Napoli, i corridori attraverseranno il Nolano e l’area a nord del capoluogo. “Quest’anno, oltre a un viaggio tra le meraviglie della Città Metropolitana di Napoli – ha sottolineato il Vicesindaco metropolitano, Giuseppe Cirillo – abbiamo voluto dare anche un segnale forte di inclusione sociale, portando il Giro non solo nei luoghi più belli e rinomati, ma anche nelle aree che vivono situazioni di sofferenza, anche se per motivi diversi, come il Parco Verde di Caivano, dove siamo già impegnati su vari fronti, dalle scuole allo sviluppo infrastrutturale dell’area industriale, o lo stabilimento Fiat–Stellantis di Pomigliano, per far comprendere che ovunque c’è speranza e possibilità di rinascita e sviluppo”.

Ente Parco Nazionale del Vesuvio | Il Sentiero n. 11 “La pineta di Terzigno”

Il Sentiero n. 11 “La pineta di Terzigno” è una meta ideale per passeggiare e allenarsi nella ricca vegetazione del Parco Nazionale del Vesuvio. La pineta di Terzigno è situata in località Piana Tonda, nel comune di Terzigno, uno dei 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio.

Il percorso del sentiero è prevalentemente pianeggiante ed è stato concepito per essere fruito anche da persone con difficoltà motorie e visive. Nella realizzazione del sentiero sono state utilizzate le più moderne tecniche di ingegneria naturalistica e sono stati usati esclusivamente materiali naturali.

#iVesuvio: Agricoltura | Lacryma Christi del Vesuvio DOC

Il vino del vesuvio è  un prodotto che entra a pieno titolo nella storia dell’enologia nazionale ed internazionale; noto ed affermato in tutto il mondo. Haec iuga quam Nysae colles plus Bacchus amavit. “Bacco amò queste colline più delle native colline di Nisa” (Marziale). Qui l’uva ha un sapore e un profumo inconfondibile. La fama di questo meraviglioso angolo di mondo e del suo vino ha fatto fiorire miti e leggende: “Dio riconoscendo nel Golfo di Napoli un lembo di cielo asportato da Lucifero, pianse e laddove caddero le lacrime divine sorse la vite del Lacryma Christi”. Sulla leggenda ritornò Curzio Malaparte che ne La pelle, invita a bere “questo sacro, antico vino”.