Il 26 agosto 2023 passeggia nella storia del territorio della provincia di Caserta e scopri come l’acqua alimenta le fontane del Parco reale con “Oltre la Reggia”.

In collaborazione con l’associazione “San Rufo rinasce” e la proprietà di Palazzo Cocozza di Montanara, il Museo propone una breve gita per percorrere insieme l’antica strada che collegava Casertavecchia con il villaggio Torre. L’Istituto del Ministero della Cultura, al servizio della società, con la partecipazione delle comunità offre esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di saperi. La Reggia di Caserta ritiene di grande importanza la conoscenza e promuove la valorizzazione dell’interessante patrimonio di questi luoghi.

Ente Parco Nazionale del Vesuvio | Il Sentiero n. 11 “La pineta di Terzigno”

Il Sentiero n. 11 “La pineta di Terzigno” è una meta ideale per passeggiare e allenarsi nella ricca vegetazione del Parco Nazionale del Vesuvio. La pineta di Terzigno è situata in località Piana Tonda, nel comune di Terzigno, uno dei 13 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio.

Il percorso del sentiero è prevalentemente pianeggiante ed è stato concepito per essere fruito anche da persone con difficoltà motorie e visive. Nella realizzazione del sentiero sono state utilizzate le più moderne tecniche di ingegneria naturalistica e sono stati usati esclusivamente materiali naturali.

Prodotti Tipici della Campania | Pomodorino del Piennolo del Vesuvio

Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano. In realtà, in diversi territori della Campania, esistono raggruppamenti di ecotipi con bacche di piccola pezzatura, i cosiddetti “pomodorini”, che si distinguono tra loro per tipicità, rusticità e qualità organolettica. I più famosi da sempre sono però quelli tuttora diffusi sulle pendici del Vesuvio. Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” raggruppa vecchie cultivar e biotipi locali accomunati da caratteristiche morfologiche e qualitative più o meno simili, la cui selezione è stata curata nei decenni dagli stessi agricoltori. Le denominazioni di tali ecotipi sono quelle popolari attribuite dagli stessi produttori locali, come “Fiaschella”, “Lampadina”, “Patanara”, “Principe Borghese” e “Re Umberto”, tradizionalmente coltivati da secoli nello stesso territorio di origine.