Torre del Greco | Progetto di realizzazione del nuovo svincolo autostradale e del tratto di bretella che da via Lamaria dovrebbe condurre a via del Monte

Una nuova uscita autostradale nella zona di Santa Maria la Bruna e più precisamente nell’area della cosiddetta Pineta posta a ridosso di via Giovanni XXIII: il Comune è pronto a valutare nuove soluzioni per dare un’accelerata, senza dimenticare l’importanza del progetto di realizzazione del tratto di bretella che da via Lamaria dovrebbe condurre a via del Monte. È quanto contenuto in una delibera adottata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Mennella nel corso dell’ultima seduta di giunta, delibera portata all’attenzione dell’esecutivo dal vicesindaco con delega ai lavori pubblici Michele Polese.

Nel corpo dell’atto deliberativo, si ricorda come un primo incontro tra rappresentanti dell’ente e la nuova società concessionaria Spn sia avvenuto lo scorso 6 luglio e abbia avuto quale punto principale la “ripresa delle opere di completamento ricadenti nel territorio comunale, non ancora ultimate e sospese a seguito della scadenza del rapporto concessorio tra Sam e Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti” e che durante questa riunione “l’amministrazione evidenziava come il lungo tempo intercorso per la realizzazione delle opere abbia cagionato grave disagio alla popolazione, chiedendo ai rappresentanti della nuova concessionaria autostradale di porre in atto tutte le azioni possibili per una sollecita ripresa dei lavori, avanzando a titolo di compensazione la richiesta di nuove opere”.

Che l’ente avrebbe individuato appunto nell’apertura di un nuovo svincolo autostradale in località Santa Maria la Bruna e la progettazione denominata “Cavalcavia Camaldoli” relativo al tratto di bretella compresa tra via Lamaria e via del Monte. Per il Comune le aree utili per la nuova uscita “sono quelle della Pineta al km 15 dell’A3”, tanto da specificare che “dall’annualità 2020 gli enti locali possono procedere all’acquisto degli immobili” e che in questo caso “non sarà più necessario documentarne ‘l’indispensabilità e l’indilazionabilità’ e si rende del tutto superflua ‘l’attestazione da parte del responsabile del procedimento’ di tale condizione”.

Sulla scorta di queste considerazioni, sindaco e vicesindaco demandano al dirigente del settore Politiche di programmazione e assetto del territorio di porre in essere tutti i consequenziali atti di gestione propedeutici alla verifica e alla successiva progettazione e realizzazione delle due opere”.

2/2/2024 – Una delibera per ipotizzare una futura uscita nella zona di via Giovanni XXIII