#GreenGeneration

RIFIUTI COME RISORSA
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(BIO)ECONOMIA CIRCOLARE
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MANTENIMENTO E RIPRISTINO DEL TERRITORIO E SUOLO
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CICLO DELLE ACQUE E BLUE ECONOMY
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CITTÀ SOSTENIBILI, INNOVAZIONE, FINANZIAMENTI, COMUNICAZIONE
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Ecomondo#Ecomondo23
𝟕 – 𝟏𝟎 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 2023

Rimini – “Lavoriamo per mettere in relazione le specificità delle singole realtà territoriali con il contesto internazionale. E’ questa la sfida che Napoli dà a se stessa per vincere le sfide della transizione ecologica, sapendo che i singoli territori sono l’anello di congiunzione tra le politiche nazionali e l’attuazione pratica delle iniziative di sviluppo sostenibile”. Lo ha affermato Domenico Ruggiero, amministratore unico di Asia, a Ecomondo, l’expo sull’economia verde in corso alla Fiera di Rimini, disegnando i prossimi obiettivi dell’azienda che si impegna per la pulizia di Napoli e l’aumento della raccolta differenziata ma anche del pieno sfruttamento di quanto raccolto.  Asia sta aumentando con grande impegno il numero di utenti serviti dal “porta a porta” a Napoli, con una crescita costante dal 2009 al 2021, che ha portato ai 554.793 partenopei coinvolti dal 2021, rispetto ai 539.000 del 2020 e i 524.730 del 2019, in una crescita costante che parte dalla distribuzione dei cassonetti per la raccolta differenziata e il dialogo con i cittadini perché “le persone – spiega Ruggiero – devono rimanere al centro della transizione della città che noi operiamo attraverso i sistemi di tariffazione, lo sviluppo della coscienza ecologica, ma anche una grande attenzione al valore delle scelte personali che stanno migliorando anno dopo anno”. Napoli è in forte crescita nella giusta raccolta dei rifiuti e “lo fa – spiega l’amministratore unico di Asia – incentivando il networking tra le istituzioni, le aziende del settore e i cittadini, tre parti della società che lavorano insieme per costruire il futuro. Vogliamo infatti essere i nodi cardine di una rete che supporta il cambiamento”. A Rimini Asia porterà gli esempi dei passi avanti compiuti, dal contratto di collaborazione con Università ed enti di ricerca, partecipando all’uso di fondi pubblici a disposizione per percorsi verso le zero emissioni e il riuso dei rifiuti. Tra i progetti presentati il data sensing nel progetto Vigliena, nel percorso di digitalizzazione dei processi gestionali e di introduzione di innovazioni tecnologiche secondo il paradigma dell’industria contemporanea. Vie di crescita con cui Asia sta anche facendo nuove assunzioni verso la realizzazione di nuovi impianti per il trattamento del multimateriale leggero, un Biodigestore anaerobico con produzione di biogas e un nuovo impianto per il trattamento di carta e cartone.

Green Generation,
 FSE+ CAMPANIA | Regione Campani
ECOMONDO 2023
Rimini, 7-10 novembre

Per fare meglio luce sulla questione abbiamo contattato il Consorzio di riciclo della carta Comieco, che ci ha ribadito che la carta da forno è un rifiuto che non può essere riciclato, per questo motivo – pulita o sporca che sia – va conferita sempre nell’indifferenziato. Attenzione alle diciture “biodegradabile” e “compostabile”, perché possono trarre in inganno noi consumatori.

Come abbiamo già avuto modo di spiegare in altre occasioni, “biodegradabile” e “compostabile” non sono sinonimi: anche la carta da forno biodegradabile, spiega Comieco, va conferita nel contenitore dell’indifferenziato.

La carta compostabile, invece, è un prodotto relativamente nuovo (è sul mercato da meno di un anno) e nato per rispondere alla sfida di creare prodotti e packaging sempre più sostenibili e meno inquinanti: essa va conferita nel contenitore dei rifiuti organici.

archivio.ecodallecitta.it/notizie

La carta sporca di cibo dove la butto? La carta sporca con residui di cibo o terra non va nel contenitore della carta perché genera cattivi odori, problemi igienici e contamina la carta riciclabile. Nelle zone dove non avviene la raccolta dell’umido la carta sporca va conferita nell’indifferenziato. Nei comuni dove invece è presente la raccolta dell’umido la carta sporca di cibo può essere buttata nell’organico. Questo vale anche per i tovaglioli colorati. Secondo Comieco, in linea generale, non esistono controindicazioni: “Da una sperimentazione condotta nel 2008 da Comieco, in collaborazione con la Stazione Sperimentale Carta Cartoni e Paste per Carta e il Consorzio Italiano Compostatori, i tovaglioli, anche colorati, sono risultati, in linea generale, biodegradabili e compostabili. In ogni caso, raccomandiamo di seguire le indicazioni fornite dal proprio Comune e/o dal gestore locale del servizio di raccolta differenziata”.

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