Il Parco Archeologico di Pompei, attraverso un avviso pubblico, lancia due progetti di partenariato: “Azienda Agricola Pompei” e “Horti Plinii–l’Orto didattico di Plinio”

Pompei: in scadenza i bandi di gare per Azienda agricola Pompei e Orti didattici “Horti Plinii”

L’avviso pubblico del Parco archeologico di Pompei relativo ai progetti  “Azienda Agricola Pompei” e “ – Horti Plinii– l’’Orto didattico di  Plinio”,da realizzare mediante l’attivazione di una forma speciale di partenariato si appresta alla scadenza. Il termine ultimo per la manifestazione di interesse è il prossimo 23 ottobre c.a.
I progetti hanno l’intento di valorizzare e riqualificare le numerose aree verdi oggi inutilizzate o sottoutilizzate all’interno dei vari siti del Parco con l’ obiettivo di tutelare la biodiversità, fare educazione ambientale, nel rispetto e nell’interpretazione aggiornata delle tecniche e modalità colturali del mondo antico, nel rispetto della natura archeologica dei siti ed incentivare  in questo modo le buone pratiche nei confronti delle Comunità del territorio circostante il Parco Archeologico di Pompei.
La gestione partenariale si occuperà della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti e sottoprodotti agricoli, ma garantirà anche lo sviluppo di un modello di economia circolare, oltre alla conservazione delle aree e dei loro valori archeologici.
Tra le tipologie di coltivazioni dell’Azienda Agricola Pompei, troveremo quelle olivicola, vitivinicola, florovivaistica, frutticola e cerealicola. A cui si aggiungono attività di apicoltura e pascolo, coltivazione boschiva e vivaistica. Il tutto con una forte impronta sociale e didattica.
ll progetto Orti Didattici – Horti Plinii – L’Orto didattico di Plinio si svilupperà non solo a Pompei, ma anche nelle Ville di Stabiae a Castellammare di Stabia, a Villa Regina a Boscoreale, a Longola a Poggiomarino, al Real Polverificio Borbonico di Scafati. In queste aree archeologiche saranno creati centri didattici basati sulla coltivazione di micro-orti sinergici e di giardini utilitaristici, per illustrare il rapporto uomo-natura nel mondo antico. Spazi che nasceranno sulla base dei dati archeologici e attraverso lo studio dei testi antichi di Plinio il Vecchio, Columella e di altri autori antichi che insegnano cosa e come coltivare.

I bandi di gara sono consultabili sul sito www.pompeiisites.org ai link:
azienda agricola
 http://pompeiisites.org/trasparenza/avviso-pubblico-attivazione-di-una-forma-speciale-di-partenariato-ai-sensi-dellart-134-comma-2-d-lgs-36-2023-avente-ad-oggetto-la-gestione-dei-terreni-attualmente-nella-disponibilita-de/
orti
http://pompeiisites.org/trasparenza/avviso-per-lattivazione-di-una-forma-speciale-di-partenariato-ai-sensi-dellart-134-comma-2-del-d-lgs-n-36-del-2023-avente-ad-oggetto-la-realizzazione-del-progetto-orti-di/


Il Parco Archeologico di Pompei lancia, attraverso un avviso pubblico, due progetti da realizzare mediante l’attivazione di una forma speciale di partenariato: “Azienda Agricola Pompei” e “ – Horti Plinii– l’’Orto didattico di  Plinio”, con l’intento di valorizzare e riqualificare le numerose aree verdi oggi inutilizzate o sottoutilizzate all’interno dei vari siti.

Di fatto il Parco Archeologico di Pompei comprende, oltre alle aree archeologiche, vaste zone di verde fatte di appezzamenti agricoli produttivi o dismessi, di aree attrezzate e di edifici rurali in abbandono che possono diventare un motore di sviluppo per una nuova fruizione ampliata del Parco e renderlo energeticamente autosufficiente, potenziarlo come presidio della biodiversità all’avanzare dell’inurbamento e renderlo propulsore di attività produttive sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale e legale.

Il turismo culturale e rurale indotto da una gestione innovativa delle aree verdi,  inoltre, può generare non solo un’economia etica e sostenibile, aperta verso il territorio circostante, ma anche rappresentare un valido strumento di tutela del patrimonio archeologico grazie al progressivo alleggerimento del carico antropico e dell’impatto turistico.

L’obiettivo è quindi quello di tutelare la biodiversità attraverso la rigenerazione agricola del territorio come elemento strategico della manutenzione ambientale  e fare educazione ambientale, attraverso una scelta accurata delle specie coltivate e riprodotte, nel rispetto e nell’interpretazione aggiornata delle tecniche e modalità colturali del mondo antico, nel rispetto della natura archeologica dei siti e la promozione delle buone pratiche nei confronti delle Comunità del territorio circostante il Parco Archeologico di Pompei.

La gestione partenariale che si occuperà della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti e sottoprodotti agricoli, sarà inoltre orientata a garantire, oltre alla conservazione delle aree e dei loro valori archeologici, lo sviluppo di un modello di economia circolare.

Tanti i macrosettori d’azione di cui si comporrà l’Azienda Agricola Pompei: olivicolo, vitivinicolo, florovivaistico, frutticolo, cerealicolo, apicoltura, orticola, boschivo /faunistico, pascolo, compostaggio, scientifico, vivaistico ma soprattutto sociale e didattico.

Sia a Pompei sia alle Ville di Stabiae a Castellammare di Stabia, a Villa Regina a Boscoreale, a Longola a Poggiomarino, al Real Polverificio Borbonico di Scafati saranno creati dei centri didattici con micro orti sinergici – il progetto  “Horti Plinii – l’Orto didattico di  Plinio” basati sulla coltivazione dell’orto e del giardino utilitaristico, attraverso il rapporto uomo-natura nel mondo antico, sulla base dei dati archeologici e attraverso lo studio dei testi antichi di Plinio il Vecchio, Columella e degli altri autori antichi che insegnano cosa e come coltivare.

Il Parco archeologico di Pompei mira quindi a diventare così luogo di valorizzazione della storia di ciascuna persona attraverso l’Agricoltura Sociale, fonte di benessere individuale e comunitario di riscoperta dell’identità personale e territoriale che nell’ambito di un contesto storico unico al mondo realizza un modello sostenibile di cittadinanza attiva e di inclusione,  attraverso il coinvolgimento di giovani o con bassa scolarità o con qualche disabilità, un laboratorio di esperienze e alla portata di tutti, non più un luogo della storia che appare distante, ma un patrimonio e un luogo da vivere quotidianamente nelle sue tante opportunità.

“Siamo entusiasti di poter lanciare attraverso avviso pubblico due progetti strategici: ciò ci consente di ampliare ed estendere l’esperienza di agricoltura sociale e di inclusione che nel Parco abbiamo già in parte attivato, unendo il coinvolgimento concreto di persone e realtà diversificate, alla valorizzazione del patrimonio naturale che abbiamo, dalle grandi potenzialità finora non ancora sviluppate”-dichiara il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel – “Il Parco continuerà su questa strada coraggiosa e innovativa, con iniziative che stanno dimostrando come i luoghi di cultura possano, attraverso l’aiuto e il recupero della natura, divenire laboratori di inclusione e sostenibilità”.

I bandi di gara sono consultabili sul sito www.pompeiisites.org ai link:

azienda agricola

http://pompeiisites.org/trasparenza/avviso-pubblico-attivazione-di-una-forma-speciale-di-partenariato-ai-sensi-dellart-134-comma-2-d-lgs-36-2023-avente-ad-oggetto-la-gestione-dei-terreni-attualmente-nella-disponibilita-de/

orti

http://pompeiisites.org/trasparenza/avviso-per-lattivazione-di-una-forma-speciale-di-partenariato-ai-sensi-dellart-134-comma-2-del-d-lgs-n-36-del-2023-avente-ad-oggetto-la-realizzazione-del-progetto-orti-di/

Con scadenza per la manifestazione di interesse al 23 ottobre 2023