San Giorgio a Cremano. Installate 12 panchine letterarie in città

Installate 12 panchine letterarie in città che raccontano la storia del territorio, con l’obiettivo di diffondere le origini e la cultura di San Giorgio a Cremano. Un progetto elaborato dal Sindaco Giorgio Zinno con il vicesindaco Pietro De Martino, con cui da tempo il Primo Cittadino sta realizzando percorsi culturali integrati che coinvolgono la comunità.

Ogni panchina racconta la storia del luogo dove è posizionata, attraverso semplici testi elaborati con il supporto dell’Arch. Aldo Vella e dello storico Ernesto De Martino che ringrazio per la ricerca storica.

Questa mattina il Sindaco ne ha inaugurate alcune insieme gli studenti dell’I.C. Massaia, già coinvolti nel percorso FAI Scuole (Fondo Ambiente Italia) con il gruppo FAI Vesuvio – che hanno fatto da ciceroni da piazza Carlo di Borbone a Piazza Troisi.

Tra gli aneddoti legati a Piazza Troisi infatti vi è scritto, ad esempio che quest’ultima è indicata nella mappa di Giovanni Carafa duca di Noja (1750-1775) come “luogo detto li Taralli”, forse dal cognome di un’antica famiglia sangiorgese proprietaria del luogo. Così come che Piazza Carlo di Borbone si estendeva originariamente sul settecentesco giardino della villa di Bernardo Tanucci, ministro di Carlo e Ferdinando IV di Borbone.

Aneddoti storici e leggende di cui è ricca San Giorgio a Cremano che i cittadini potranno leggere sulle panchine, semplicemente attraversando a piedi il territorio. Le panchine sono poste su: Corso Roma, via Cavalli di Bronzo, piazza Troisi, via Marconi, via Galante, via Tufarelli, via San Martino, via San Giorgio Vecchio, Largo Arso, via Luca Giordano, via De Gasperi, piazza Carlo di Borbone e via Manzoni. “Siamo particolarmente orgogliosi di queste installazioni – ha detto il Sindaco Zinno – perché esse non sono solo abbellimenti di arredo urbano, ma elementi che identificano luoghi iconici della città ed evidenziano il rilievo culturale del territorio, esaltando il mito delle origini di San Giorgio a Cremano e la sua tipicità. Conoscere le origini del proprio luogo, la storia che custodisce, i fatti e i personaggi che hanno determinato svolte importanti per il territorio e la comunità, ha lo stesso straordinario valore che per un individuo conoscere i propri genitori. La conoscenza è una condizione indispensabile, sia per l’identità della comunità che per quella propria e personale. Valorizziamo il nostro territorio e sentiamoci orgogliosi di essere sangiorgesi.”

vetrinavesuvio

COMUNICATO STAMPA